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CISL - Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori - Federazione Università Firenze

Il Mobbing

MOBBING, COS'È? Il malinteso, la moda, un falso? L'esagerazione, il fallimento, la colpa, la dignità violata, il dolore dell'umiliazione, un rischio lavorativo, l'offesa all'altro, il delitto?

Scomodo intruso che devasta il legame sociale o scintilla che accende il motore vitale della competizione nel grande mercato globale? Elogio della libertà, mero accidente o diritto negato? È la necessità della condizione dei rapporti umani, esaltazione del rapporto ineguale, o la scelta della volontà di dominio complementare alla disponibilità ad assoggettarsi? È lamento dei deboli, gioia del comando, esito del primato economico? Patologia delle organizzazioni, esplosione delle miserie umane o implosione delle contraddizioni dell'individuo? Violenza insopprimibile che viene da lontano o figlia, legittima o degenere, della modernità? Chi è, da dove viene l'individuo della violenza morale sul lavoro?

Se la modernizzazione chiede un perpetuo incremento di competizione e flessibilità nei luoghi di produzione della ricchezza, è lecito sentenziarne l'innocenza per i rapporti di lavoro sempre più precari che genera e l'incertezza, l'insicurezza, la violenza che li accompagna? È estirpabile la violenza dal lavoro della globalizzazione mercantile? I modelli organizzativi di qualità, sono in grado di zittirne le asperità con la cura del clima organizzativo e delle risorse umane? La globalizzazione dei diritti separa il lavoro dalla violenza?

Qual è il posto del mobbing nell'ordinamento giudiziario, l'offesa e il danno alla dignità della persona da saldare con il conto risarcitorio o l'illegalità da impedire, anche con la durezza estrema della sanzione penale preventiva? La legge è uguale per il mobber e per il mobbizzato?

Qual è il ruolo e la responsabilità dei soggetti che vivono il rischio del coinvolgimento diretto o indiretto nel problema violenza morale del lavoro (datori di lavoro, sindacalisti, lavoratori, magistrati, servizi pubblici di prevenzione e tutela dei diritti dei lavoratori, consulenti)?

Al fiume di domande che viene dall'universo sommerso della sofferenza morale sul lavoro rispondono - con l'ampiezza che ciascuno ritiene utile - filosofi, analisti delle organizzazioni, psicologi, magistrati, sociologi, avvocati, consulenti del lavoro, giuristi, operatori dei servizi di prevenzione, medici competenti, associazioni, sindacalisti.

 
ultimo aggiornamento: 20-Apr-2004
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