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CISL - Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori - Federazione Università Firenze
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Intervento del nostro Segretario Territoriale al Consiglio Nazionale CISL

SE NON ORA QUANDO …

 

SE NON SMETTIAMO ORA DI INGOIARE ROSPI QUANDO SMETTEREMO?

 

- GELMINI: con la filastrocca del premio ai meritevoli ci rifila l’università pubblica corporativa, classista, autoritaria, clientelare, prona agli interessi di politici, industriali, burocrati, governanti dell’eccellente classe dirigente che si sta pappando fino all’osso il Bel Paese, alla faccia della Costituzione antifascista.

 

-          BRUNETTA: con la crociata famelica contro i fannulloni sacralizza l’ organizzazione gerarchica ed il potere dei dirigenti pronti a sfamare gli appetiti dei vampiri della privatizzazione, a licenziare i dipendenti pubblici in sovrappiù alle esigenze clientelari, a rendere miraggio ed elemosina il lavoro dei giovani, ad ingrossare i profitti degli avvoltoi delle liberalizzazioni;

 

-          LA REVISIONE CONTRATTUALE: lascia alla contrattazione decentrata onori ed oneri di gestire la miseria, gli avanzi che i dirigenti decideranno di spartire dividendo i lavoratori tra quelli da premiare con qualche piatto di lenticchie, quelli a cui dare l’elemosina e quelli da indicare al pubblico ludibrio.

 

Mai come oggi è data visibilità al motto supremo di prima e seconda Repubblica: botte piena e moglie ubriaca sono prerogative della classe dirigente che si alterna (si fa per dire…) al potere. Questa è la Costituzione secondo i nostri governanti.

 

Di questa Classe Dirigente il Sindacalismo Confederale corre il rischio di essere parte organica. La passione per la rendita di posizione è esaurita. Apriamo gli occhi: non basta più differenziarsi dagli altri per rivendicare meriti inesistenti.

 

Se la condizione dei lavoratori e dei lavoratori pensionati è sempre meno dignitosa; se cresce e si sviluppa la disuguaglianza (tra ricchi e poveri, garantiti e nullatenenti, tra chi gode di privilegi e chi ha solo diritti negati …); se i dipendenti pubblici e privati sono assediati da quotidiane umiliazioni; se i pensionati sono quotidianamente minacciati… solo la beatitudine autoreferenziale consente di pensare che il sindacalismo confederale della concertazione sia innocente.

 

La CISL Università ha subito furiosi attacchi quando ha giustamente rivendicato l’autonomia delle proprie posizioni. Oggi più che mai siamo alle soglie delle partite decisive: senza il recupero in ognuno di noi dell’operare nella rappresentanza dei lavoratori con la dignità di comportamenti coerenti con la Costituzione antifascista il baratro si avvicina: la deriva del sindacalismo corporativo inghiottirà il sindacato ed i suoi valori di solidarietà, libertà, eguaglianza, fraternità e giustizia.

 

Intervento di Caterina Palazzo al Consiglio Generale Nazionale, Fiuggi ‘09

 

 

 
ultimo aggiornamento: 19-Mag-2010
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