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Mozione Finale - Consiglio Generale Abano Terme

Mozione Finale - Consiglio Generale Abano Terme

 

 

 

 

Mozione Finale
Consiglio Generale - Abano Terme 22 – 23 marzo 2006
Federazione CISL Università

I lavori del Consiglio Generale della Federazione CISL Università, riunito per la prima volta dopo il Congresso del maggio 2005 ad Abano Terme nei giorni 22-23 marzo 2006, sono stati introdotti dalla relazione del Segretario Generale, che dopo l’ampio e articolato dibattito è stata approvata all’unanimità.

1- Il Consiglio Generale preliminarmente conferma gli impegni assunti in sede congressuale concernenti in particolare il carattere pubblico del sistema universitario, che deve essere caratterizzato dai requisiti di democraticità, partecipazione, responsabilità e solidarietà.
Il Consiglio sottolinea, pertanto, la necessità di avviare un processo di riforma complessivo del sistema, risultando insufficienti ed inadeguate le modificazioni apportate con i recenti provvedimenti legislativi. A tal proposito si rende urgente sostenere tutte le iniziative che vanno nella direzione di un movimento di riflessione sull’università, sulla sua missione, sul significato dell’autonomia, sulla Governance (compresa una carta concernente i diritti ed i doveri di tutto il personale), sulla valutazione, sull’offerta didattica ed il diritto allo studio, sulla ricerca. In particolare diventa necessario rivedere il sistema di governo degli atenei, ridisegnando anche il quadro delle responsabilità e della rappresentanza, distinguendo la funzione di indirizzo da quella esecutiva. In questa prospettiva il principio della piena partecipazione democratica richiede che si riconosca il diritto all’elettorato attivo per il Rettore, Presidi e ogni figura apicale elettiva di tutto il personale, compreso quello tecnico amministrativo.

2- La grave situazione economica del Paese ha determinato la contrazione delle risorse destinate alle università. Tuttavia, non si può realizzare solo una politica di restrizione (spesso accompagnata da inaccettabili favoritismi), al contrario si deve procedere ad una razionalizzazione che garantisca per tutti gli atenei contenute ma adeguate risorse per lo sviluppo programmato. Per questo, occorre riformare il sistema di finanziamento delle università, legandolo direttamente ad una valutazione realmente oggettiva dei risultati, premiando la capacità di ogni singolo ateneo di realizzare una programmazione (suscettibile di verifica dei risultati) relativa alle esigenze didattiche e alla ricerca, e incentivando la capacità di ogni singolo ateneo di acquisire ogni altra risorsa esterna.

3- L’ingiustificato ritardo nella sottoscrizione del contratto ormai da tempo scaduto pone in evidenza il problema generale del cambiamento delle regole contrattuali e della procedura esistente, troppo farraginosa e dilatoria ed inadatta a tutelare i diritti dei dipendenti oltre che l’efficienza dell’amministrazione universitaria. Il Consiglio, pertanto, rimarca la necessità che si arrivi in tempi brevi alla sottoscrizione, si avvii subito il procedimento per la modifica delle regole contrattuali e si attivi urgentemente il tavolo per la contrattazione della dirigenza universitaria, tenendo presente anche l’area tecnica.

4- Non è cambiato il giudizio negativo nei confronti dei recenti provvedimenti legislativi concernenti lo stato giuridico della docenza universitaria. Occorre che il nuovo Governo metta mano senza indugi ad una riforma seria e condivisa dello stato giuridico e apporti i necessari correttivi alla riforma delle procedure concorsuali. Di fatto sono state disattese tutte le istanze presentate e sostenute dalle OO.SS. (dalla terza fascia per i ricercatori alla carta dei diritti e dei doveri alla progressione di carriera ai miglioramenti retributivi), che, purtroppo, sono ancora valide. Occorre garantire il turn-over in vista dei pensionamenti dei prossimi anni, che caratterizzerà i prossimi anni, con nuovi concorsi riservati ai giovani ricercatori e con miglioramenti di carriera ed economici per i docenti. E’ urgente ripensare, pertanto, l’intero rapporto della docenza utilizzando lo strumento della contrattualizzazione.

5- Con riferimento alla situazione dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), il Consiglio apprezza il lavoro sinora svolto che ha consentito di realizzare concreti miglioramenti anche stabilizzando il personale precario. Allo stesso tempo sottolinea la necessità di porre subito mano agli Ordinamenti Didattici delle istituzioni AFAM.
In particolare si sottolinea la necessità di:
- intendere la proposta di Declaratorie e Campi Paradigmatici presentata dalla Conferenza dei Direttori, dei Conservatori un punto fermo dal quale partire per delineare il loro futuro sistema didattico-formativo;
- accelerare il passaggio dalla sperimentazione alla istituzionalizzazione del Triennio e del Biennio;
- risolvere il problema della esclusione della componente Tecnico-Amministrativa dagli organi di gestione e programmazione degli Istituti;
- ridisegnare i profili professionali introducendo anche nuove figure che siano in armonia con il processo di riforma in atto;
- valorizzare le professionalità interne attraverso un mirato percorso formativo, così come previsto dal CCNL che ha istituito la Commissione Bilaterale per la Formazione.
Il Consiglio Generale:
- esprime preoccupazione per l’approvazione del Decreto Moratti n°775 del 31/1/06, inadeguato a garantire una qualificata formazione di base;
- impegna la Segreteria Nazionale ad attivare iniziative idonee finalizzate alla piena valorizzazione del ruolo svolto dal Personale Docente e Tecnico–Amministrativo con un adeguato riconoscimento economico;
- dà mandato alla Segreteria Nazionale di vigilare affinché trovi piena attuazione la proposta della CISL Università di istituire in ogni Regione, all’interno della Conferenza Stato-Regioni, la Consulta Regionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale

6- Per quanto riguarda le facoltà di Medicina il Consiglio sottolinea la necessità che si osservi il precetto dell’articolo 28 del CCNL 2002/2005, rispettando le competenze ivi previste. Ciò comporta che ogni questione riguardante la “sanità universitaria” debba essere esaminata e discussa con la componente universitaria, nella consapevolezza della inscindibile triplice funzione (didattica, ricerca e assistenza) delle dette Facoltà, specie in considerazione della necessità di porre mano alla modifica del D. lvo n. 517. Pertanto, sono censurabili tutte le iniziative che intendono perseguire la privatizzazione dei policlinici universitari in assenza o contro la componente universitaria. In egual modo vanno stigmatizzati i recenti tentativi di una loro attrazione verso associazioni industriali che hanno natura, compiti e vocazioni assolutamente diverse da quelle dei policlinici specie in considerazione della necessità di porre mano alla modifica del D.Lvo. n. 517.

7- Il Consiglio Generale prende atto con preoccupazione degli effetti che potrebbero seguire alla legge di riordino del Consiglio Universitario Nazionale, il quale risulterebbe carente nella rappresentanza dei membri elettivi (in particolare pesante è la penalizzazione per il personale tecnico amministrativo) e poco funzionale rispetto a obiettivi e ruolo non chiaramente definiti. La Federazione CISL Università si impegnerà per essere presente con proprie rappresentanze e per rendere efficiente ed efficace il ruolo del CUN.
Lo stesso impegno sarà posto nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale, ritenuto un appuntamento importante per la nostra Organizzazione in considerazione della sua accresciuta rappresentatività nel comparto.

8- Con riferimento alle prossime elezioni politiche, la Federazione CISL Università richiama il proprio patrimonio ideale autonomo dai partiti politici e auspica che si riesca a superare l’attuale fase di estrema conflittualità anche grazie al partecipe impegno di coloro che eventualmente decidano di coinvolgersi a titolo esclusivamente personale nell’agone elettorale.

9- Il Consiglio Generale accoglie l’invito del Segretario Generale a rafforzare la comunicazione interna e la circolazione delle informazioni, utilizzando al meglio gli strumenti conoscitivi approntati in sede nazionale. Questo impegno consentirà di avviare le nuove iniziative, come il Forum dei Docenti e il Coordinamento femminile, deliberate dal Congresso, e di sostenere al meglio le attività già avviate come il Coordinamento nazionale AFAM. Pertanto, si chiede alle strutture territoriali uno sforzo in questa direzione, cosa che può consentire il conseguimento di migliori risultati sul piano del proselitismo.

 

 

 
ultimo aggiornamento: 31-Mar-2006
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