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Documento conclusivo del Consiglio Generale CISL Università 27-28 marzo 2003

DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL CONSIGLIO GENERALE CISL UNIVERSITA’
- Ancona 27-28 marzo 2003 -

 

Il Consiglio Generale della CISL Università, riunitosi nei giorni 27 e 28 Marzo 2003 ad Ancona, esprime una forte preoccupazione a causa della gravità della situazione internazionale per la quale si auspicano vengano posti in essere tutti gli sforzi necessari per la realizzazione di una politica di pace idonea a tutelare la dignità delle popolazioni sconvolte dai conflitti.
Esprime, inoltre, preoccupazione per le ripercussioni che potrebbero verificarsi anche nel nostro Paese, rendendo precaria la riforma complessiva del quadro politico–istituzionale in atto, soprattutto per il rischio di una compressione delle forme di partecipazione dei lavoratori al governo dei processi politici ed economici, a partire dalle singole realtà lavorative.
In questa prospettiva, il Consiglio Generale registra la caduta di adeguate garanzie per il valore "pubblico" del sistema universitario che sempre di più è chiamato a svolgere funzioni di raccordo con le strutture produttive e le istituzioni pubbliche e private esistenti nel territorio rendendo residuale il ruolo primario delle università quale guida dello sviluppo culturale e scientifico del Paese.
Con riferimento a questo quadro d’insieme, il Consiglio Generale nell’apprezzare la relazione introduttiva del Segretario Generale Antonio Marsilia la approva nei contenuti e sottolinea in particolare i seguenti punti:
La mancata certificazione e registrazione da parte della Corte dei Conti del CCNL relativo al biennio economico 2000/01, costituisce un’ulteriore grave violazione dei diritti dei dipendenti tecnici amministrativi delle università perché, impedendo la sottoscrizione del contratto,  protrae ulteriormente il già lungo periodo di carenza contrattuale con inevitabili danni di natura economica e giuridica.
Il Consiglio, inoltre, denuncia il comportamento assente della Controparte con riferimento all’avvio delle trattative del contratto 2002/05 aggravato dalla mancanza di apposito Atto di indirizzo di comparto.
Nell’esprimere il profondo rammarico per le difficoltà sopra indicate, il Consiglio Generale dà mandato alla Segretaria Nazionale di individuare ogni strumento necessario ed utile per giungere - in tempi brevi – alla risoluzione dei problemi che impediscono la sottoscrizione del CCNL, ivi compresa la proclamazione dello sciopero generale.
Il Consiglio Generale, proclama – sino da ora – lo stato di agitazione della categoria ed affida alle Segreterie territoriali l’individuazione delle forme più idonee alla sua realizzazione.
Il Consiglio, nel prendere atto dell’attività realizzata dal gruppo di lavoro della docenza CISL Università come risposta alle non condivisibili proposte provenienti dal MIUR, evidenzia ancora una volta la necessità di giungere all’immediata risoluzione del problema pendente dei Ricercatori Universitari sul quale si richiama la posizione già espressa dalla CISL Università per il riconoscimento della loro funzione docente.
Il Consiglio, ribadendo la necessità che si pervenga a ridefinire lo stato giuridico della docenza, guarda con preoccupazione a quella parte della proposta ministeriale tendente a precarizzare il rapporto di lavoro dei docenti universitari senza l’individuazione di un adeguato meccanismo di reclutamento che consenta ai giovani l’accesso alla docenza universitaria.
E’ assolutamente necessario che le attività di ricerca nell’università siano potenziate, anche economicamente, soprattutto in riferimento al miglioramento dell’offerta didattica finalizzata alla formazione umana e professionale degli studenti che costituiscono la migliore risorsa del paese. Si ribadisce la necessità di un raccordo forte tra università e gli enti di ricerca.
La politica di tutela del diritto alla studio risulta sempre più frazionata e disorganica. La riforma degli ordinamenti didattici che non pare, nell’attuale formulazione, sostenuta da un progetto che ne comprovi l’intento migliorativo presuppone una nuova "centralità" degli studenti. Di conseguenza, è assolutamente necessario razionalizzare e coordinare gli interventi a favore del diritto allo studio perché risulti sempre più legato all’effettivo miglioramento della qualità dello studio e della vita universitaria (includendo gli studenti dei Conservatori e delle Accademie). In questa prospettiva, la CISL Università auspica un migliore coordinamento con i movimenti studenteschi e con le altre OO.SS.
Con riferimento al recente DPR sul regolamento attuativo dell’autonomia riconosciuta ai Conservatori ed alle Accademie dalla L.508/99, il Consiglio Generale esprime un giudizio negativo sull’impostazione complessiva del DPR, lesivo in più parti, del principio di partecipazione democratica nella gestione dell’autonomia in quanto risultano introdotti elementi di gestione centrale del potere negli organi di governo con la repressione delle prerogative di rappresentanza del personale dipendente dei Conservatori ed delle Accademie. Ritiene ingiustificata la riduzione dei rappresentanti dei docenti e degli studenti nel C.d.A., nonché l’esclusione della rappresentanza del personale ATA dallo stesso e da qualsiasi altro momento di partecipazione e consultazione, anche nel caso della stesura dello Statuto. Il Consiglio, nel prendere atto del forte impulso dato dalla Segreteria Nazionale alla riorganizzazione del settore AFAM, affida alla stessa Segreteria – in linea con le indicazioni della mozione dell’area AFAM del 5 marzo  scorso – l’individuazione delle azioni necessarie al ripristino dell’equilibrio di rappresentatività.
Il Consiglio Generale, nel ribadire la collocazione universitaria della Facoltà di Medicina, ritiene urgente che la fase sperimentale relativa alla gestione dei Policlinici universitari avviata dalla L.517/99 e la definizione dei rapporti tra Università, Regioni e SSN, con la stipula dei nuovi protocolli d’intesa debbano evidenziare nuove modalità di finanziamento rispettose della triplice attività (didattica, ricerca ed assistenza) svolte dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia. I protocolli d’intesa, che sono le regole insostituibili di integrazione tra i due sistemi, dovranno dare ampio spazio discrezionale al ruolo dei rappresentanti istituzionali della docenza universitaria, alle organizzazioni rappresentative del personale docente e tecnico amministrativo, salvaguardando i diritti acquisiti ed i meccanismi di equiparazione con il personale del SSN. Gli stessi protocolli e le riorganizzazioni delle reti ospedaliere regionali, dovranno dare una giusta collocazione ai Policlinici dell’Università quali sistemi in grado di erogare un’assistenza sanitaria alta e qualificata. Con particolare riferimento alle attività didattiche dei nuovi Corsi di laurea delle professioni sanitarie, il Consiglio Generale ritiene opportuna l’eliminazione di ogni forma di discriminazione tra personale universitario qualificato ed altro personale del SSN.
Il Consiglio Generale, riscontrando difficoltà  nell’adesione all’organizzazione impegna i dirigenti, gli iscritti ed in particolare i Segretari territoriali ad un attivismo forte e concreto volto a rappresentare le ragioni ideali ed i concreti risultati  dell’azione della CISL Università a beneficio dei lavoratori del settore. Impegna, in particolare, i Segretari territoriali a convocare i propri Consigli Generali affinché la dirigenza territoriale individui e realizzi le forme ed le azioni più idonee al proselitismo come valore anche strategico che in questo momento particolarmente delicato per la rappresentanza sindacale assume un valore aggiunto per realizzare l’obiettivo di un’organizzazione capace di dare risposte alle istanze dei lavoratori e di esprimere le esigenze dei diversi settori dell’alta formazione scientifica e culturale e del relativo personale (dirigenti, personale tecnico amministrativo, docenti delle università e  personale AFAM).
Il Consiglio Generale a conclusione dei suoi lavori ritiene indispensabile che i segretari territoriali e regionali curino la più ampia diffusione del documento conclusivo, utilizzandolo come base di lavoro e di impegno sindacale in tutte le sedi e nel rapporto con le autorità accademiche e le altre OO.SS..
      

 
ultimo aggiornamento: 28-Mar-2003
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