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CISL - Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori - Federazione Università Firenze
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MOZIONE FINALE - Consiglio Generale Nazionale - Chianciano 27-28 marzo 2015

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MOZIONE FINALE
Consiglio Generale Nazionale - Chianciano 27-28 marzo 2015

Il Consiglio Generale Nazionale, riunitosi a Chianciano il 27-28 marzo 2015, sentita la relazione del Segretario Generale, Antonio Marsilia, ne condivide pienamente i contenuti e l'assume come propria arricchita dai contributi pervenuti durante un approfondito dibattito.

Il Consiglio Generale, malgrado le criticità evidenziate e l'incertezza del momento politico, prende positivamente atto, relativamente al comparto Università, del dato elettorale conseguito dalla Federazione nell'ultimo rinnovo della RSU e di quello associativo al 31 dicembre 2014 che conferma una sostanziale inversione di tendenza rispetto al passato. Ciò deve essere da stimolo per attivare politiche di proselitismo che rilancino la crescita della CISL Università in termini di rappresentatività.

Per quanto concerne il comparto AFAM il risultato registrato nel voto RSU pone in evidenza un aspetto particolarmente significativo rappresentato dalla mancata presentazione delle liste CISL in molte sedi. È necessario ricalibrare tutto l'assetto gestionale dell'AFAM e correggere gli aspetti negativi che si sono determinati ai vari livelli di competenza e di responsabilità.

Occorrerà, pertanto, effettuare una valutazione congiunta fra dirigenza territoriale e Segreteria Nazionale sulle cause che hanno determinato l'attuale situazione negativa al fine di ricercare soluzioni adeguate al recupero del consenso perso tra i lavoratori del comparto dell'Alta Formazione Artistica e Musicale.

Per tali fini il Consiglio Generale dà mandato alla Segreteria Nazionale affinché possano essere valutate tutte le iniziative da porre in campo per rilanciare l'azione sindacale ed il proselitismo su tutto il territorio nazionale. Il Consiglio Generale ritiene necessario nell'immediato individuare alcune tematiche che dovranno essere affrontate prioritariamente, in quanto di peculiare interesse per i settori Università e AFAM.

In particolare per l'Università occorre:
- sollecitare il Governo affinché sia fatto ogni sforzo utile per incrementare i fondi di finanziamento destinati agli Atenei e alla ricerca scientifica, vero fulcro della innovazione e dello sviluppo economico e sociale del Paese;
- revisionare i criteri di ripartizione della quota premiale del FFO in modo da consentire a tutte le Istituzioni universitarie di concorrere all'assegnazione delle risorse garantendo pari condizioni di partenza. A tal fine detti criteri devono essere definiti ex ante;
- revisionare il costo standard affinché si tenga conto della peculiarità degli Atenei sede di formazione medica e socio-sanitaria;
- revisionare l'attuale modello convenzionale tra Regioni e Università che riaffermi la centralità dell'Università nel sistema di relazione tra didattica, ricerca e assistenza riconoscendo la prevalenza della funzione istituzionale dell'Università nella formazione medico sanitaria;
- promuovere azioni atte a superare le criticità del reclutamento universitario a tutti i livelli.
In particolare per l'AFAM occorre attivarsi:
- per la stabilizzazione dei precari;
- per giungere all'approvazione del decreto di attuazione concernente il reclutamento docenti e lo sviluppo del sistema e, relativamente al personale tecnico amministrativo, rivedere le attuali modalità di reclutamento dello stesso;
- per revisionare il sistema di contrattazione integrativa;
- per modificare la governance delle Istituzioni.

Il Consiglio Generale impegna la Segreteria Nazionale affinché siano attivate iniziative volte a coinvolgere maggiormente il personale docente nella vita associativa anche sperimentando soluzioni alternative di operatività del coordinamento. A tal fine il Consiglio Generale raccomanda alla Segreteria Nazionale un approfondimento della predetta problematica.

Il Consiglio Generale raccomanda, inoltre, che nel percorso che porterà all'Assemblea Organizzativa del prossimo autunno e alle future trasformazioni confederali si mantenga vivo il Protocollo sul Lavoro Pubblico, siglato fra le sei Federazioni del Pubblico Impiego, che ha dato prova della sua validità con le iniziative decise nell'anno trascorso, mantenendo attive, in tal modo, le diverse specificità e, quindi, anche la Federazione CISL Università.

Per quanto concerne i contratti collettivi nazionali, il Consiglio Generale affida alla Segreteria Nazionale il compito di sollecitare, anche mediante l'azione del Coordinamento Lavoro Pubblico, il rinnovo degli stessi per dare soluzione alle molteplici criticità giuridiche ed economiche accentuatesi a seguito del lungo blocco contrattuale, che ha significativamente penalizzato i lavoratori pubblici erodendo il valore reale del salario ed anche al fine di eliminare disuguaglianze e sperequazioni economiche.

Il Consiglio Generale, infine, auspica che dal coinvolgimento di tutta la dirigenza sindacale della Federazione a tutti i livelli, possano promuoversi quelle attività di "squadra" necessarie a perseguire la massima tutela dei nostri associati e dei lavoratori tutti, consentendo di realizzare quegli obiettivi che hanno sempre animato i principi statutari su cui si fonda la Federazione CISL Università e quelli costituzionali su cui si basa il nostro Paese.
 
ultimo aggiornamento: 30-Mar-2015
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