MOZIONE III° CONGRESSO DELLA FEDERAZIONE CISL UNIVERSITÀ DI FIRENZE - 7/02/2013
Il Congresso approva l’azione sindacale e politica proposta dal Segretario uscente basata, ancora, sulla necessità di RIORGANIZZARE I SERVIZI PUBBLICI liberandoli dall’organizzazione della vita e del lavoro “modello caserma” del regime fascista che, in spregio alla Costituzione antifascista, domina la società italiana.
Il Principio ad uguale lavoro uguale reddito è fondamento della Costituzione antifascista del ’48: la Repubblica NON è fondata su un Lavoro qualsiasi (non è fondata sul Mercato del Lavoro) ma sul Lavoro che realizza la personalità di ciascuno.
Obiettivo della riorganizzazione del lavoro secondo la CISL Università:
- perseguire il buon andamento (EFFICACIA) dell’Università pubblica;
- riconoscere a tutti i dipendenti mansioni, compiti, funzioni e reddito compatibili con i ruoli necessari alla funzionalità delle strutture pubbliche;
- azzerare disuguaglianze, privilegi, gerarchie, indennità, posizioni di comando, incarichi privi di contenuto professionale che dividono i dipendenti secondo meriti politici clientelari, azzerare differenze di reddito tra i lavoratori con uguale inquadramento comprese quelle determinate dalla contrattazione nazionale o decentrata (incarichi; progressioni economiche; indennità; incentivi di ”produttività” … ).
La CISL-Università di Firenze conferma la scelta della via Costituzionale alla strutturazione dell’Università pubblica: i ruoli del personale devono essere coerenti con le esigenze di funzionalità del Servizio pubblico; non possono discendere dai legami con il modello gerarchico utile alla soddisfazione di interessi privati antitetici agli interessi pubblici.
La CISL-Università riconosce che, per raggiungere gli obiettivi di Riorganizzazione dell’Università pubblica, è inevitabile contrapporsi alle politiche che espropriano gli Atenei dell’Autonomia organizzativa e gestionale ed i Lavoratori dei Diritti costituzionali e contrattuali.
Il Congresso afferma l’inderogabile urgenza di dare effettività ai Principi Costituzionali: è dalla loro omessa applicazione che derivano i fenomeni di corruzione e malcostume che degradano la Pubblica Amministrazione Nazionale.
Impegna i propri iscritti a rendere visibile la condivisione delle linee politiche della CISL Università nell’azione sindacale e nel lavoro quotidiano.
Afferma la necessità di dare contenuti concreti alla rivendicazione dell’Autonomia dell’Università vincolando la didattica e la ricerca pubblica allo sviluppo delle condizioni che favoriscono il consolidamento dei legami sociali, sottraendoli agli interessi commerciali ed industriali privati. Lo sviluppo delle conoscenze e la trasmissione del sapere hanno come obiettivo la prosperità e la pace dei popoli, non è lecito subordinarli alle esigenze totemiche della competitività del mercato globale.
Firenze, 7 febbraio 2013
Il Principio ad uguale lavoro uguale reddito è fondamento della Costituzione antifascista del ’48: la Repubblica NON è fondata su un Lavoro qualsiasi (non è fondata sul Mercato del Lavoro) ma sul Lavoro che realizza la personalità di ciascuno.
Obiettivo della riorganizzazione del lavoro secondo la CISL Università:
- perseguire il buon andamento (EFFICACIA) dell’Università pubblica;
- riconoscere a tutti i dipendenti mansioni, compiti, funzioni e reddito compatibili con i ruoli necessari alla funzionalità delle strutture pubbliche;
- azzerare disuguaglianze, privilegi, gerarchie, indennità, posizioni di comando, incarichi privi di contenuto professionale che dividono i dipendenti secondo meriti politici clientelari, azzerare differenze di reddito tra i lavoratori con uguale inquadramento comprese quelle determinate dalla contrattazione nazionale o decentrata (incarichi; progressioni economiche; indennità; incentivi di ”produttività” … ).
La CISL-Università di Firenze conferma la scelta della via Costituzionale alla strutturazione dell’Università pubblica: i ruoli del personale devono essere coerenti con le esigenze di funzionalità del Servizio pubblico; non possono discendere dai legami con il modello gerarchico utile alla soddisfazione di interessi privati antitetici agli interessi pubblici.
La CISL-Università riconosce che, per raggiungere gli obiettivi di Riorganizzazione dell’Università pubblica, è inevitabile contrapporsi alle politiche che espropriano gli Atenei dell’Autonomia organizzativa e gestionale ed i Lavoratori dei Diritti costituzionali e contrattuali.
Il Congresso afferma l’inderogabile urgenza di dare effettività ai Principi Costituzionali: è dalla loro omessa applicazione che derivano i fenomeni di corruzione e malcostume che degradano la Pubblica Amministrazione Nazionale.
Impegna i propri iscritti a rendere visibile la condivisione delle linee politiche della CISL Università nell’azione sindacale e nel lavoro quotidiano.
Afferma la necessità di dare contenuti concreti alla rivendicazione dell’Autonomia dell’Università vincolando la didattica e la ricerca pubblica allo sviluppo delle condizioni che favoriscono il consolidamento dei legami sociali, sottraendoli agli interessi commerciali ed industriali privati. Lo sviluppo delle conoscenze e la trasmissione del sapere hanno come obiettivo la prosperità e la pace dei popoli, non è lecito subordinarli alle esigenze totemiche della competitività del mercato globale.
Firenze, 7 febbraio 2013
ultimo aggiornamento: 29-Apr-2013