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Sono cambiati i pifferai…ma non la musica!! - 20 GIUGNO 2012

COMUNICATO DEL 20 GIUGNO 2012

-  Sono cambiati i pifferai…ma non la musica!! -

 

 

Dopo solo 8 mesi del Governo Monti non ci sono dubbi di continuità con il precedente: tutti i guai dell’Italia sono causati dai lavoratori pubblici!

 

Come prima, anzi più di prima, continua l’accanimento contro una larga parte di cittadini, cioè gli “statali” che sono vessati due volte dalla “casta dominante”.

 

Sembra ormai chiaro che la tanto invocata Spending Review (non si usa neppure più la lingua italiana) si ridurrà sostanzialmente all’ennesimo giro di vite sui lavoratori anziché ridurre gli sprechi, le clientele, la spesa improduttiva nella P.A. (non parliamo poi di toccare i privilegi della classe politica!).

 

Dalle notizie odierne di stampa apprendiamo che il Governo Monti, nel prossimo week end, si appresterebbe a varare un Decreto Legge con lo scopo di ridurre la spesa per il P.I.

 

Si parte dalla riduzione di spesa attraverso l’estensione del metodo Consip, alla riduzione degli affitti degli immobili uso-ufficio (stipiamo più persone in una stanza), all’abolizione di Enti e Comitati superflui (già sentita questa favoletta), giro di vite sulle auto blu (ci sono ancora?), accorpamento di strutture ministeriali.

 

Come si vede si ritorna alla stessa linea usata da Tremonti per fare cassa: tagliare, tagliare, tagliare la spesa degli stipendi e delle dotazioni finanziarie delle P.A. e di conseguenza peggiorare il servizio pubblico ottenendo così un risentimento della popolazione nei confronti degli “incolpevoli addetti ai lavori”.

 

Sono quindi all’orizzonte alcune misure che definire inopportune è ancora poco. Tra le opzioni sul tavolo dei tecnici del Governo vi sono:

 

§        un intervento sui buoni pasto (in attesa, magari, di poterli annullare);

§        il blocco delle promozioni (giudicate “troppo facili” nella P.A.);

§        la riduzione delle dotazioni organiche del personale (10%) compreso quello di qualifica dirigenziale (20%) a seguito dell’individuazioni di esuberi anche conseguenti ad accorpamenti o soppressioni di Enti (ma questo non era un aspetto qualificante dell’accordo Patroni Griffi-Sindacati da contrattare per una nuova organizzazione del lavoro pubblico?);

§        una nuova operazione “rottamazione alla Brunetta” cioè pensionamenti d’ufficio e messa in mobilità, con una ipotesi di messa in cassa integrazione (80% dello stipendio) fino all’andata in pensione, per i dipendenti 60enni.

 

Poi in autunno dovrebbe seguire un analogo “dimagrimento” per le Regioni ed il S.S.N. e, quasi sicuramente, scatterà l’ulteriore aumento delle aliquote IVA.

 

Se Monti vuole presentarsi al summit europeo del 28 giugno anche con “lo scalpo dei pubblici dipendenti” per rivendicare credibilità politica e far colpo sui mercati nella speranza di ridurre lo spread fra BTP e BUND tedeschi, a nostro avviso sta sbagliando la ricetta per rilanciare la produttività nel Paese.

 

Per evitare tutto ciò abbiamo chiesto un intervento della Confederazione sul Governo affinché mediante un confronto con le OO.SS. di categoria possa essere evitata, dopo l’infinita storia degli “esodati”, ulteriore macelleria sociale che vedrà coinvolti ancora una volta i lavoratori del Pubblico Impiego.

 

Ci auguriamo che le voci giornalistiche siano “gonfiate” rispetto alla manovra imminente, ma in ogni caso l’esasperazione dei lavoratori pubblici ha raggiunto un livello di guardia superato il quale sarà inevitabile una dura reazione di protesta.

 

                                                                                     IL SEGRETARIO GENERALE

                                                                                              (Antonio Marsilia)

 

 
ultimo aggiornamento: 20-Giu-2012
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